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Veneto City si mangia suolo e ospedali

mer, 18 nov 2009

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COMUNICATO STAMPA CAT

“VENETO CITY SI MANGIA IL SUOLO E GLI OSPEDALI”

UN OSPEDALE UNICO COME PRETESTO PER RIEMPIRE LA SCATOLA VUOTA “VENETO CITY” LA FAME DI RENDITA IMMOBILIARE ORMAI NON HA PIU’ LIMITI.

VENETO CITY NON SIGNIFICA SOLTANTO CONSUMO DI SUOLO, RISCHIO IDRAULICO, AUMENTO DEL TRAFFICO E DELL’INQUINAMENTO;

ORA VENETO CITY DIVENTA IL GRIMALDELLO PER ASSESTARE UN COLPO MORTALE AL SISTEMA SANITARIO DELLA RIVIERA E DEL MIRANESE.

LE OPERAZIONI ALLA VENETO CITY DIMOSTRANO COME LA TRASFORMAZIONE DEL TERRITORIO IN NOME DELLA RENDITA IMMOBILIARE ERODONO NON SOLO L’AMBIENTE MA ANCHE I DIRITTI DEI CITTADINI, IN PRIMIS QUELLO ALLA SALUTE.

I COMITATI DICHIARANO LA PROPRIA CONTRARIETA’ ALL’OSPEDALE UNICO, A FAVORE DELLA RIQUALIFICAZIONE E DELLA IMPLEMENTAZIONE DELLE STRUTTURE SANITARIE GIA’ PRESENTI SUL TERRITORIO.

Due piccioni con una fava insomma.
La storia dell’Ospedale Unico in zona Roncoduro ha tutta l’aria di diventare il grimaldello per dare finalmente il via libera alla mega speculazione immobiliare “Veneto City”, e per assestare un colpo mortale all’USSL 13.
Di fronte all’inconsistenza delle proposte avanzate (Polo fieristico, centri direzionali, poi alberghi e centri commerciali), ora spunta l’Ospedale Unico dell’ULSS 13.
Si tenta di fare leva su un tema molto caro ai cittadini come la salute spacciando l’Ospedale Unico come la soluzione per eliminare gli sprechi, appianare i debiti e rendere più efficiente il servizio.
Ma abbattere i nuovi padiglioni appena costruiti a Dolo e a Mirano con centinaia di migliaia di euro dei contribuenti non costituisce forse un enorme spreco? Quelle cubature da chi saranno comprate? Dagli stessi costruttori per farci appartamenti?
In realtà il fallimento della finanza di progetto dimostra tutti i suoi limiti proprio nel caso degli Ospedali come quello dell’Angelo a Mestre, dove per rifarsi dei soldi i costruttori (guarda caso Mantovani e Gemmo Holding su tutti) mettono a pagamento addirittura i parcheggi per i dipendenti.
Con questo sistema il rischio d’impresa viene spalmato unicamente sulla salute dei cittadini attraverso la progressiva privatizzazione delle prestazioni sanitarie erogate, proprio come vuole la Regione Veneto con il suo piano di destrutturazione del sistema sanitario.
L’affare Veneto City dimostra una volta di più come la pianificazione concertata sia asservita all’interesse privato e comporti non solo devastazione ambientale e aumento dell’inquinamento, ma anche un attacco profondo ai diritti dei cittadini, in questo caso quello alla salute.
Un Ospedale Unico significherà infatti meno posti letto, prezzi più alti per le prestazioni, maggiori difficoltà di accesso per gli abitanti dei paesi più lontani, più disservizi e minore qualità del servizio erogato.
I comitati si schierano decisamente contro all’ipotesi di Ospedale Unico sia perché si tratta di un subdolo tentativo di dare il via libera definitivo all’affare Veneto City, sia perché una riqualificazione e una implementazione delle strutture sanitarie già presenti costerebbe di meno e garantirebbe un Servizio migliore.
I comitati lanciano un appello ai Sindaci e ai Comuni, in particolare a quelli di Dolo, Pianiga e Mirano affinché non si rendano responsabili di un disastro del genere, affinché non firmino alcun accordo di programma su Veneto City.

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2 Opinioni su “Veneto City si mangia suolo e ospedali”

  1. Sagar scrive:

    Uh, well hate to break it to those of you who predicted bloodletting in Chicago, but at least one Chicagoan thinks rather highly of it. (You can find her on my blog’s sidebar as “Cd”.aiennena)Is it a different production? Hmmmm… Is it possible that the Chicago version is somehow more effective, more convincing?

  2. Egypt scrive:

    If I were a Teenage Mutant Ninja Turtle, now I’d say “Kuawbonga, dude!”

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