PRIMA RIUNIONE INTERREGIONALE CONTRO LA ROMEA
mar, 9 feb 2010
Sabato 23 gennaio 2010, ore 13.45 presso il PalaPlip di via San Donà 195 a Mestre è convocata la prima assemblea interregionale di tutti i comitati/associazioni decisi a contrastare la realizzazione della nuova Autostrada Mestre-Orte-Civitavecchia. Per chi non fosse a conoscenza del progetto, riportiamo di seguito alcune note molto sintetiche. Per approfondire potete visitare le sezioni Materiali e Planimetrie dove troverete anche lo Studio di Impatto Ambientale.
CHIEDIAMO A QUANTI FOSSERO INTERESSATI DI SEGNALARE
AL PIU’ PRESTO LA DISPONIBILITA’ A PARTECIPARE.
CHIEDIAMO INOLTRE PER FAVORE DI DIFFONDERE QUESTO MESSAGGIO A TUTTE LE
REALTA’ DI VOSTRA CONOSCENZA POTENZIALMENTE SENSIBILI AL PROBLEMA.
CONTATTI
info@retenoar.org
IL PROGETTO IN SINTESI
In sintesi l’autostrada Mestre-Orte-Civitavecchia.è una delle “grandi opere” inserite nella Legge Obiettivo avvalendosi del sistema del Project Financing. Il costo stimato è di circa 10 miliardi di euro (1,4 a carico dello stato e 8,6 miliardi a carico dei proponeti, la GEFIP Holding di Vito Bonsignore).
Il tracciato tra Orte e Cesena dovrebbe insistere per larga parte sull’attuale E-45 pure con significative varianti in corrispondenza di Perugina, Deruta, Pieve Santo Stefano, Verghereto – Bagno di Romagna; mentre per il tratto Ravenna-Mestre è prevista una nuova arteria autostradale parallela all’attuale SS 309 Romea, con innesto diretto sul Passante di Mestre.
Il tratto Civitavecchia-Orte fa parte invece di un altro progetto al vaglio del CIPE.
Conclusa la fase partecipativa, il progetto preliminare è ora all’esame della Commissione Speciale di Valutazione Impatto Ambientale nazionale. Il parere è atteso per la primavera del 2010, successivamente prenderanno il via le procedure per l’approvazione del progetto definitivo e per l’assegnazione della gara d’appalto.
I NOSTRI SI E I NOSTRO NO
I nostri comitati si battono da anni per la messa in sicurezza della SS 309 Romea e contro la costruzione di una nuova autostrada. Le motivazioni sono le seguenti:
- Fortissimo impatto carico di numerose zone di interesse storico, paesistico, ambientale (es. Parco del delta del Po, Valli di Comacchio e Mezzano, Laguna sud, Riviera del Brenta…)
- Elevato consumo e impermeabilizzazione di suolo (per la maggior parte agricolo)
- Aumento dell’inquinamento atmosferico, acustico, del rischio idraulico, e in definitiva dell’impronta ecologica
- Incentivazione del trasporto su gomma a scapito di quello ferroviario e marittimo;
- Inutilità dell’opera visti i modesti flussi di traffico attuali e futuri
- Elevati costi economici e sociali
- Dedicare finanziamenti pubblici alla progettazione e alla realizzazione di una nuova autostrada tra 10 anni, impedisce oggi di risolvere il problema inderogabile della messa in sicurezza della Romea o della E-45.
Nell’immediato riteniamo esistano delle alternative più economiche, più velocemente realizzabili e soprattutto meno impattanti. Sarebbe infatti sufficiente una redistribuzione del traffico pesante su arterie autostradali già esistenti, la messa in sicurezza e l’adeguamento della SS 309 e della E-45 per rispondere alle esigenze dei vari territori.
E’ stato presentato a Cesena il 23 febbraio scorso – in un convegno pubblico a Cesena – dai “poteri forti” della città (Davide Trevisani di Cesena, Presidente della Fondazione Cassa Risparmio di Cesena – Cesare Trevisani di Cesena, vice Presidente Nazionale di Confindustria – assieme a Paolo Lucchi, sindaco di Cesena del P.D.) il progetto definitivo di questa nuova autostrada.
Al convegno è intervento Altero Matteoli, ministro del P.D.L.; hanno partecipato anche gli assessori regionali dell’Emilia-Romagna e Umbria (territori interessati dal tracciato).
Questa è stata la platea dei rappresentanti del centrodestra e del centrosinistra, fautori dell’infausto progetto: P.D.L. e P.D. uniti “amorevolmente” per uno “sviluppo insostenibile” a favore della mobilità su gomma. Il progetto del Governo Berlusconi, col forte appoggio politico del P.D., prevede infatti – cosa che voi già sapete – la realizzazione dell’autostrada Orte – Cesena – Mestre mediante il ricorso alla finanza di progetto con i privati: l’ANAS ha scelto il raggruppamento di società composto da Gefip holding di Vito Bonsignore.
Oltre all’evidente e dimostrabile impatto ambientale del progetto, denunciamo anche l’assenza di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini relativamente alla pianificazione dell’asse autostradale Orte – Cesena – Mestre. Da anni gli ecologisti denunciano l’inutilità di questa nuova autostrada ed i suoi effetti devastanti su territori molto fragili. Questa grande opera infrastrutturale, di forte incentivo della mobilità su gomma, si sviluppa per circa 400 km. e prevede la realizzazione ex novo – su terreni vergini – del tratto “E55 – Nuova Romea” da Ravenna a Mestre, in alternativa al tracciato esistente, oggi servito dalla Strada Statale 309 Romea.
Si tratta di un ennesima opera che avrà un impatto ambientale pesantissimo sui territori attraversati e non risolverà il problema della viabilità, del traffico e della sicurezza, su un asse di collegamento fortemente penalizzato dai mezzi pesanti. Solo riducendo il traffico pesante si potrebbe adeguare e migliorare la viabilità esistente, rendendola del tutto sufficiente e adeguata.
Sono politiche che quasi tutti i Paesi del Nord – Europa hanno già adottato da tempo con successo, trasferendo sensibilmente il trasporto merci su rotaia, facendo scendere sotto la soglia del 50% quello su gomma; l’Italia invece è ancora a livelli di oltre l’80% di trasporto-merci con i TIR; tutto questo pregiudica lo stato della sicurezza e della viabilità, a danno di tutte le popolazioni. Al contrario di queste progettate nuove autostrade, occorrerebbe un Piano Nazionale dei Trasporti eco-sostenibile, che andasse a ridurre il traffico su gomma, in modo tale da trasferire quote significative di traffico merci su ferrovia e cabotoggio, evitando lo sperpero di risorse per costruire nuove strade, in un paese come il nostro che è già il più asfaltato e cementificato d’Europa.
Teniamoci in contatto.
saluti ecologisti
Davide Fabbri dei Verdi di Cesena
http://www.verdicesena.it
tel 333.1296915
davide.fa@virgilio.it