Nasce la squadra contro le grandi opere
lun, 19 lug 2010
Il movimento contro l’autostrada Orte-Mestre si allarga verso un manifesto unitario in 6 regioni per dire no e proporre delle alternative sostenibili.
In vista del parere della Commissione VIA nazionale atteso per quest’estate, i comitati e le associazioni ambientaliste non stanno a guardare e mettono insieme tutti i soggetti contrari all’opera in 6 regioni.
Su iniziativa di Rete NO-AR (ora Opzione Zero), sabato 17 luglio 2010 si sono ritrovate a Bologna dieci organizzazioni che lungo l’intero tracciato da Orte a Mestre si battono contro una delle “grandi opere” più costose e devastanti progettate in Italia. Altre dieci organizzazioni hanno già aderito al fronte comune che conta, così, su di una ventina di soggetti pronti a dare battaglia.
Significativa l’adesione di organizzazioni di livello nazionale come il Movimento 5 stelle e Legambiente.
Il 17 luglio 2010 segna una data importante per i movimenti che nelle 6 regioni attraversate dal nuovo asse autostradale (Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Veneto) si battono contro la realizzazione della Mestre-Orte. Tutti hanno convenuto sulla necessità immediata di mettere in sicurezza la E45 e la SS309 Romea e scongiurare la realizzazione di un doppione dell’Autostrada del Sole.
A Bologna il raduno di quanti fra comitati, associazioni e organizzazioni sono contro la Romea Commerciale ha visto una partecipazione che ha superato ogni più rosea aspettativa rispondendo all’appello lanciato da Rete NO-AR (ora Opzione Zero) e dimostrando la volontà di un ragionamento interregionale ed unitario per fermare un’opera da 10 miliardi e mezzo di euro che stravolgerà per sempre aree come le valli dell’Appenino centrale, il fragilissimo ecosistema del delta del Po e, nel Veneziano, sfigurando completamente la Riviera del Brenta.
Sulla Orte-Mestre pesa un velo di silenzio impenetrabile. Per squarciare il silenzio, le venti organizzazioni hanno pianificato un organico scambio di informazioni, una campagna informativa nazionale così come nazionale sarà l’appello agli enti e alle forze politiche coinvolti. Nascerà a breve un manifesto unitario cui seguiranno azioni comuni di contrasto lungo tutto l’asse del tracciato.
Già fissato il nuovo appuntamento per il prossimo 18 settembre 2010.
Ho partecipato all’incontro di sabato scorso a Cesena;
fra le zone stravolte non è menzionata la valle del Savio che subirà un’altra violazione..
Z