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Riunione dei Sindaci

mar, 25 mag 2010

Comunicati Stampa

Positiva la riunione dei Sindaci della Riviera del Brenta e del Miranese per trovare una posizione comune sulle grandi opere.

Uscire dalla logica del Non nel mio Cortile per ragionare in termini di area vasta è il primo passo per salvare il territorio da una vera e propria ondata di cemento e asfalto.

Romea Commerciale, Camionabile, Veneto City, Ospedale Unico, Elettrodotto, Città della Moda e Polo Logistico sono tutte opere legate tra loro dal progetto strategico regionale denominato Bilanciere Veneto.

Lintera pianificazione del territorio va ripensata mettendo come priorità ambiente, salute e qualità della vita.

Per questo motivo RETE NO-AR ritiene importante ribadire proprio ora le alternative possibili.

RETE NO-AR come sempre attende i Sindaci alla prova dei fatti e auspica che la montagna non partorisca un topolino

RETE NO-AR valuta positivamente liniziativa del Sindaco di Dolo per tentare di trovare una posizione comune tra i Sindaci della Riviera del Brenta e del Miranese sulle grandi opere e chiede che lincontro sia aperto al pubblico.

Uscire dallo logica del Non nel mio Cortile che ancora oggi contraddistingue  molti amministratori locali  di varie forze politiche,  è il primo passo per salvare questo territorio. Le varie opere oggetto di dibattito sono strettamente connesse una allaltra e la cornice che le tiene insieme è il progetto strategico della Regione Veneto denominato Bilanciere Veneto, una proposta molto forte.

Solo una visione di area vasta con una proposta di pianificazione radicalmente alternativa, sostenuta in modo unitario e attivo da Comuni interessati e insieme ai cittadini, può contrastare progetti di questa portata.

I comitati e le associazioni di RETE NO-AR in questi anni hanno lavorato moltissimo non solo sul piano dei NO alle grandi opere, ma soprattutto sul piano dei SI, elaborando con cognizione di causa proposte più compatibili, più economiche e in grado di migliorare la qualità della vita rispondendo rapidamente alle esigenze del territorio.

Ecco come RETE NO-AR smonta pezzo a pezzo il Bilanciere Veneto per disegnare uno scenario sostenibile:

-         Messa in sicurezza immediata della SS 309 Romea; No ad una nuova autostrada altamente impattante, costosa, inutile e attrattore di nuovo traffico.

-         Completamento dellIdrovia al posto della Camionabile per la messa in sicurezza idraulica di tutta la Riviera e di Padova, e per togliere migliaia di TIR dalle strade. Un canale navigabile ha ancora più senso in relazione allo sviluppo delle autostrade del mare, e del terminal off-shore recentemente proposto dallAutorità Portuale di Venezia

-         Interramento integrale dellelettrodotto Terna: una soluzione praticabile che tutela la salute, e si ripaga nel tempo per i minori costi di manutenzione;

-         Un grande Parco a tutela della centuriazione Romana e un grande Bosco di Pianura come compensazione delle gravi ferite del territorio;

-         Trasferimento di Veneto Citye del Polo Logistico di Dogaletto nelle aree dismesse di Porto Marghera: unoccasione per risanare lambiente, riqualificare e riconvertire il Polo industriale in declino e garantire quindi più posti di lavoro;

-         Riqualificazione e potenziamento delle strutture sanitarie esistenti in alternativa allOspedale Unico: una soluzione più economica per un servizio sanitario che sia adeguato alle caratteristiche del territorio;

-         Basta con nuovi parchi commerciali come Città della Moda e Polo di Calcroci; in alternativa razionalizzazione dei capannoni vuoti e riqualificazione delle Ville Venete abbandonate per attività museali, espositive o artigianali di pregio (es. museo della calzatura)

Rete No-AR auspica che almeno questa volta la montagna non partorisca il topolino e come sempre attende i Sindaci alla prova dei fatti

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